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Federalistes d’Esquerres (Federalisti di Sinistra) nacque nel settembre del 2012 quando un gruppo di cittadine e di cittadini sentì la necessità di aprire uno spazio federalista in Catalogna a seguito del contesto politico creatosi dopo la “Diada”, l’11 settembre, la festa della Catalogna, e quindi la conseguente indizione di elezioni anticipate.

Nacque così il “Manifesto per una Catalogna federalista e di sinistra”, un appello che raccolse in pochi giorni più di 2.600 firme e condusse, nel novembre del 2012, a un incontro pubblico molto partecipato nel Teatro Goya di Barcellona.

Questo documento evidenziava la forte preoccupazione per il cammino cieco intrapreso dall’opzione indipendentista, che già allora non aveva alcuna possibilità di riuscita, e manifestava la necessità di lanciare un’alternativa europeista e sociale alla crisi.

A seguito di un secondo documento, “Catalogna senza frontiere”, nel luglio del 2013 Federalistes d’Esquerres si costituì come associazione e si presentò formalmente alla società civile in un’iniziativa con molto pubblico, celebratasi presso l’Ateneu Barcelonès nel settembre del 2013.

Che cosa vogliamo

Una riforma della Costituzione spagnola che faciliti la realizzazione di un sistema federale secondo i principi della cooperazione, della lealtà istituzionale e della solidarietà tra i popoli di Spagna.

La rigenerazione del modello politico e istituzionale, che lo renda più democratico e partecipativo, rispettoso dell’autonomia delle diverse comunità e della plurinazionalità della Spagna.

La prosecuzione dell’impegno per la costruzione di un’Europa senza frontiere, federale, più giusta e solidale. Solo uno sforzo comune permetterà di consolidare la democrazia e la pace nel nostro continente.

Perché siamo federalisti?

  • Perché la visione federale risponde pienamente ai principi di libertà, uguaglianza, giustizia, solidarietà e fraternità.
  • Perché la visione federale si adatta al mondo in cui viviamo, definito da interdipendenze crescenti e sovranità condivise.
  • Perché crediamo che differenti identità non giustifichino il fatto di innalzare né barriere né frontiere tra le persone. Possiamo convivere in un medesimo Stato organizzato federalmente.
  • Perché la soluzione dei problemi di convivenza si può e si deve trovare attraverso il dialogo, la trattativa e l’accordo: difatti il federalismo è per l’appunto dialogo, trattativa e accordo.
  • Perché lo stato-nazione è obsoleto e non è in grado di gestire le grandi sfide del XXI secolo quali la diseguaglianza, il cambiamento climatico o l’instabilità finanziaria internazionale. Viviamo in un mondo globalizzato e per questo abbiamo bisogno di soluzioni condivise e coordinate.
  • Perché il federalismo è un sistema che permette di prendere le opportune decisioni a qualsiasi livello e con la maggior decentralizzazione possibile, cosa che favorisce la risposta democratica diretta da parte dei nostri rappresentanti politici.

Giunta direttiva

I membri della Giunta direttiva sono:

  • Presidente: Joan Botella

  • Vicepresidentessa: Mireia Esteva

  • Vicepresidente: Antonio Sitges-Serra

  • Vicepresidente: Francesc Trillas

  • Vice-présidente: Carme Valls-Llobet

  • Segretario: Daniel Inglada

  • Tesoriere: Manel Ballarín

  • Consiglieri onorari: Victòria Camps, Manuel Cruz, Laura Freixas, Carlos Jiménez Villarejo

  • Consiglieri: Beatriz Silva, Francesc Arroyo, Siscu Baiges, Cristina Simó, Xavier Roig, Salva Redón, Anna Estany, Josep Lluís Salazar, Montse Olivan, Teresa Barbany, Silvia López Valentín, Neri Daurella, Mª Luz García, Tomás Jiménez, Josep Sampera, Alfonso López Borgoñoz, Andreu Sierro, Santiago Vallejo

Che cosa facciamo

Organizziamo varie attività ed elaboriamo proposte di diverso tipo al fine di promuovere i valori del federalismo e della democrazia a livello locale, europeo e mondiale. I grandi problemi dell’umanità sono ‘in comune’ e abbiamo quindi bisogno di soluzioni federali. Per questo, lavoriamo in rete con gruppi federalisti dentro e fuori dalla Catalogna e dalla Spagna, e partecipiamo attivamente alla diffusione del dibattito federalista.